La sera di giovedì 3 dicembre 2015, a soli 48 anni, la morte ha strappato alle scene internazionali la storica voce degli Stone Temple Pilots e dei Velvet Revolver, Scott Weiland. A rivelarlo gia dalle prime ore di stamattina è stato il sito americano, specializzato in “fatti dal mondo dello showbiz a stelle e strisce”, TMZ lo stesso per intenderci che nel 2009 diede per primo la notizia della morte di Michael Jackson. E’ poi rimbalzato sulle pagine dei siti specializzati di mezzo mondo.
Weiland è stato trovato senza vita nel suo tour bus a Bloomington in Minnesota, dove si trovava per un concerto.
Questa brutta notizia, semmai ce ne fosse bisogno, ci fa riflettere su come ancora oggi, quasi nel 2016 si possa morire in circostanze misteriose, un po’ come negli anni settanta, da vera e propria rockstar.
Scott Richard Kline, meglio conosciuto come Scott Weiland, era nato a Santa Cruz in California il 27 ottobre del 1967. All’età di cinque anni si trasferisce a Chagrin Falls, nello Stato dell’Ohio ma una volta adolescente lascia il liceo per ritornare in California.
Scott ha sofferto di disturbo bipolare, e nel corso degli anni è stato più volte arrestato per abuso di sostanze stupefacenti.
È stato sposato due volte, prima con Jenina Castenada, e infine con la modella Mary Forsberg da cui ha avuto due figli Lucy Olivia e Noah. Nel 2008 Weiland e la Forsberg hanno divorziato per divergenze inconciliabili.
Nel 1986 insieme ai fratelli Dean e Robert De Leo ed Eric Kretz fonda a San Diego i Mighty Joe Young, nome cambiato quattro anni dopo in Stone Temple Pilots. Lo stesso anno firmano il loro primo contratto con la Atlantic Records. La loro carriera inizia nel 1992 con il primo album, Core, e con il singolo Sex Type Thing diventano una delle band più influenti del genere grunge, insieme ad Alice in Chains, Soundgarden, Pearl Jam e Nirvana. Nel 2001 durante il tour dell’album “Shangri-La Dee Da”, tensioni personali fra i vari membri portano ad uno scioglimento ufficiale della band.
Due anni dopo, nel 2003, Weiland insieme a Slash, Duff McKagan, Matt Sorum (tutti e tre ex componenti dei Guns’n’Roses) e Dave Kushner formano i Velvet Revolver con i quali nel 2005, grazie a “Slither”, vincono un Grammy Award come Best Hard Rock Performance with Vocal. Siamo ad un passo dal mito quando tornano a galla i cari vecchi problemi caratteriali dell’artista così che ad inizio 2008, concluso il tour di “Libertad”, Scott esce dal gruppo. Il 7 aprile dello stesso anno gli Stone Temple Pilots annunciano a Los Angeles un tour di 65 date in tutti gli Stati Uniti. Solo 5 anni dopo (ed un solo nuovo album d’inediti all’attivo nel 2010) nel 2013, Scott viene allontanato dal gruppo e sostituito da Chester Bennington.
Tra i singoli estratti dall’omonimo ultimo album d’inediti “Stone Temple Pilots”, Cinnamon è stato quello con maggior “air play” radiofonico quell’anno:
Certamente il disturbo mentale, misto alla pesante assunzione di droghe non deve aver giovato ai suoi rapporti personali.
Nello stesso anno fonda il gruppo Scott Weiland & the Wildabouts. L’anno dopo, il 2014, viene scelto come cantante per il “supergruppo” Art of Anarchy, fondato da Ron “Bumblefoot” Thal e i fratelli Jon e Vince Votta. Il 22 gennaio di quest’anno, Weiland afferma che non avrebbe partecipato al tour del gruppo, per dedicarsi al nuovo disco degli Wildabouts.
Il resto, purtroppo, è già tristemente storia. Rest in Peace Scott.
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